Reti a Doghe Fisse

Come deve essere una rete a doghe fisse

Ecco cosa pretendere dall’acquisto di una nuova rete a doghe fisse:

  • deve essere ergonomica, elastica, studiata appositamente attorno all’anatomia umana, assecondando e sostenendo al tempo stesso le diverse posizioni assunte durante le ore notturne;
  • deve lavorare in modo coordinato con il materasso per garantire il massimo riposo desiderabile;
  • deve durare a lungo nel tempo mantenendo intatte le sue performance e la sua resistenza (non deve deformarsi, né cigolare, ma essere sicura). I supporti, gli angolari, la struttura devono essere studiati per garantire la miglior risposta alle sollecitazioni del corpo;
  • si definisce fissa perché il suo telaio è privo di snodi e non può essere quindi regolato in altezza. Sono le più ricercate e valide nella maggior parte dei casi, quando non si ha a che fare con particolari situazioni mediche;
  • deve essere realizzata con materiali di ottima qualità, di origine certa, sostenibili, testati e certificati, lavorati rispettando la salute dei lavoratori e degli utilizzatori (senza l’uso di finiture tossiche). Ad esempio, il legno impiegato per i supporti ergonomici, solitamente di faggio, deve essere riciclabile e provenire da foreste certificate FSC, con l’obbligo di riforestazione;
  • le doghe devono poter essere scelte in base alle proprie esigenze di benessere. Non tutti i modelli sono uguali e non bisogna fermarsi su tipologie standard. Occorre affidarsi a brand rinomati che offrono una ricca varietà di scelta sul tipo di stecche e giunti, perché ognuno può risolvere i propri problemi posturali e fisici anche con l’aiuto di un adeguato supporto ergonomico notturno dato da una rete “su misura”;
  • le finiture di ogni singolo elemento devono essere facilmente igienizzabili e resistenti all’attacco degli acari e dell’umidità, migliorando così anche l’igiene e la traspirabilità del materasso.

Ergogreen forte dei suoi anni di esperienza e studio nel settore del riposo e del benessere, ha messo a punto una vasta gamma di soluzioni pensate per diverse tipologie di cliente: dalle reti fisse ergonomiche di base, performanti ed economiche, a soluzioni avanzate e tecnologiche. Ampia è poi la gamma di finiture ed elementi accessori, che consentono a ciascuno di trovare la risposta giusta alle proprie necessità di comfort.

Quali dimensioni e quante doghe

Essendo la tipologia più diffusa, la rete a doghe fisse è disponibile in una grande varietà dimensionale. Troviamo infatti modelli per letto singolo, a una piazza e mezza e matrimoniale. Descriviamone rapidamente le misure:

  • rete singola: 80/90 cm di larghezza, 190/200 cm di lunghezza;
  • a una piazza e mezza: 140 cm di larghezza, lunghezza standard inferiore a 2 metri;
  • a due piazze: 160x190 cm (larghezza x lunghezza).

Ecco altri validi consigli e indicazioni:
  • Si può avere un prodotto su misura? Sì, esistono soluzioni personalizzate, maggiorate nelle dimensioni e nella sezione del telaio, per venire incontro alle necessità di chi ha una corporatura massiccia. Si avranno così modelli fuori standard, però non sempre disponibili, poiché realizzati esclusivamente da brand specializzati. La sezione del telaio sarà aumentata per massimizzare la stabilità e la resistenza, mentre le dimensioni potranno sforare 200 cm di larghezza e 230 di lunghezza.
  • Quanto deve essere alta da terra? Il totale è pari a 35 cm circa. Tale valore si ricava dalla somma dell’altezza delle gambe e della struttura, rispettivamente 30 e 5 cm (indicativamente). Questi risultati devono essere poi messi in relazione con l’altezza del materasso, per ottenere un definitivo valore di 60/70 cm, equivalente alla quota finita del materasso. Sollevare adeguatamente da terra il letto è una delle azioni peculiari della rete, in quanto permette di allontanare polvere e sporco dal giaciglio. Il consiglio? Meglio non esagerare con la quota, oltre alla difficoltà di accomodarsi, si avrà una sgradevole sensazione di dondolio e d’instabilità stando distesi.
  • Quante doghe devono esserci per definire il prodotto affidabile e sicuro? Non esiste una risposta univoca, ma ricordiamo che un numero maggiore di listelli corrisponde ad una maggiore stabilità dell’intero prodotto e una migliore qualità del sonno. Una media tra 11 e 14 doghe è dunque preferibile, sia nelle versioni singole che matrimoniali. Oltre al numero poi, occorre mettere sul piatto della bilancia anche la forma, meglio se arcuata e sagomata piuttosto che piatta. Un altro fattore da considerare? La presenza di listelli differenziati per ogni singola area del corpo (testa, spalle, lombare, bacino, gambe e piedi). Il bacino e le spalle ad esempio hanno bisogno di una maggiore rigidità rispetto alle altre aree corporee, che invece apprezzano sostegni più morbidi. Anche il sistema di ancoraggio della stecca al perimetro del telaio va preso in considerazione. Occorre prediligere giunti ammortizzati, robusti e flessibili, non soggetti a cigolii.

Prodotti nuovi e performanti, tra tecnologia, design e artigianalità Made in Italy sono alla base dei sistemi ergonomici Ergogreen, nati da quasi 50 anni di esperienza. Lo studio del comfort, del riposo e del benessere ha permesso all’azienda brianzola di ideare un vasto catalogo di proposte, diverse per dimensioni, dettagli, esigenze, anche customizzabili, capaci di garantire la corretta postura qualunque sia la posizione del sonno preferita.

Come individuare il prodotto ideale

Come riconoscere una rete a doghe fisse di qualità? Quali caratteristiche deve possedere? Abbiamo accennato alle dotazioni ideali di un prodotto di questo tipo, ora soffermiamoci sui plus che deve avere un articolo di ultima generazione, duraturo e performante, offrendo anche qualche consiglio in più:

  • qualità della struttura: Il telaio perimetrale deve essere stabile, indeformabile, atto ad assorbire le sollecitazioni provenienti dal materasso, ma deve essere anche esteticamente ben fatto. Può essere realizzato in ferro o in legno. Quest’ultimo materiale è preferibile non solo per l’estetica gradevole (può infatti essere lasciato a vista), ma anche per la sua maggiore elasticità alle sollecitazioni. Difatti, gli angoli della struttura sono soggetti a continue pressioni a cui devono rispondere con costanza e flessibilità. Una rete di qualità si riconosce anche dalla sezione del telaio, che deve garantire massima resistenza ai carichi verticali. Ideale sarebbe un profilo in legno di 60x30 mm;
  • quale legno: a proposito di reti in legno, è opportuno valutare bene il tipo di essenza. Una su tutte il faggio, o meglio il multistrato di faggio, prodotto dall’incollaggio di più fogli di legno tra loro. Rispetto alla betulla, al compensato e al truciolare, il faggio si comporta egregiamente sia in termini di durezza che di resistenza, oltre che di elasticità. Come visto sopra, la provenienza della materia prima è altrettanto rilevante, quanto il ciclo di lavorazione a cui è sottoposta. Vanno ricercati articoli certificati, trattati con vernici, solventi e colle atossici e non inquinanti;
  • la presenza degli ammortizzatori: i modelli più datati mostrano le stecche appoggiate direttamente al telaio, mentre i prodotti di nuova concezione vedono la presenza di un elemento interposto, definito giunto ammortizzato, che accoglie la doga e ne migliora le performance, perché contribuisce ad assorbire le sollecitazioni. Solitamente si tratta di connessioni flessibili e robuste, a volte anche basculanti, appositamente studiate, che aumentano l’elasticità di tutta la base e garantiscono una maggiore durabilità dei listelli, aiutando anche il materasso ad adattarsi maggiormente alle forme e alle posture del corpo. L’assenza di queste studiate giunzioni rende la rete più rigida e statica e tutta l’elasticità è affidata alla particolare curvatura della doga;
  • considerare tutto il sistema letto: spesso si punta l’attenzione essenzialmente sul materasso, in quanto questo è a diretto contatto con la pelle, ma in realtà, per “lavorare” a dovere, un materasso nuovo ha bisogno del giusto sostegno. La base deve quindi completarlo, fare un gioco di squadra. L’obiettivo? Trarre i migliori benefici da entrambi per riposare bene. Non ha senso dunque cambiare il materasso e lasciare la vecchia rete. Da ricordare poi che: ad entrambi gli elementi va poi aggiunto il ruolo non secondario del guanciale.

Sostenere il corpo in modo corretto è uno degli obiettivi raggiunti da Ergogreen, brand leader nella produzione di reti a doghe fisse di elevata qualità. Tutti i prodotti da catalogo sono realizzati in legno multistrato di faggio, garantito e testato, che caratterizza sia i telai, rigidi e resistenti, che le doghe (dal particolare profilo arcuato) terminanti con speciali giunti basculanti ammortizzati, al fine di garantire un sonno riposante e rigenerante a misura di ciascuno.